Già nei gusti a tavola è una modella controcorrente: la sua colazione ideale è con uova, pancetta e salsiccia. Ma Winnie Harlow farà parlare di sé molto di più che per le curve o la magrezza: è la prima modella con la vitiligine a sfilare e a rompere il muro della perfezione imposta dal fashion-system. Sia Desigual che Diesel l’hanno scelta come testimonial per le nuove campagne pubblicitarie, dove i chiaroscuri della sua pelle sembrano quasi dipinti ad arte. Eppure Ladybug (coccinella), come la chiamano i suoi fan, ha faticato molto per ottenere quello che oggi ha: dietro la modella immortalata da Nick Knight per Diesel, ex concorrente di America Next Top Model e persino protagonista del video di Eminem «Guts Over Fear», c’è un passato di pregiudizi e porte chiuse in faccia. Figlia di una parrucchiera ragazza-madre e di un uomo di origini giamaicane è cresciuta a Toronto «ma quegli anni vissuti da sole, io e mia mamma, sono stati i più felici della mia vita», ricorda oggi. A 4 anni le hanno diagnosticato la vitiligine e per questo è anche stata vittima di bullismo a scuola. Naturalmente bellissima, con il suo metro e 78 di altezza, ha deciso che quella mancata pigmentazione della pelle non avrebbe cambiato il corso dei suoi sogni: dopo i no delle agenzie di moda, a 16 anni è stata notata da una giornalista di Toronto, Shannon Boodram, che ha postato un suo video su Youtube ottenendo 150 mila visualizzazioni. Ma è stata soprattutto l’ex modella Tyra Banks a credere in lei, e a convincerla a partecipare al concorso America Next top Model. «Eri già una star», le scrive oggi Tyra in un sms che Winnie mostra orgogliosa a una cronista del DailyMail durante la settimana della moda newyorchese. «Io ti ho dato semplicemente una piattaforma per diventare una star per tutti. Mi rendi orgogliosa».