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Grafica editoriale III° anno.

Vik Muniz, un riciclo creativo

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Un riciclo creativo che sfocia anche nel sociale e porta all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dei rifiuti. Lo ha ideato Vik Muniz, un artista brasiliano che ha passato intere giornate nelle discariche di Rio de Janeiro per recuperare un’enorme quantità di scarti ai quali ha dato una seconda vita trasformandoli in vere e proprie opere d’arte.

Il metodo è semplice quanto originale: Muniz dapprima realizza installazioni assemblando i pezzi recuperati o dipinti servendosi di zucchero, burro di arachidi o sporcizia per poi fotografarli e dare vita all’opera finale. In un primo momento le fotografie da lui realizzate sembrano normali ritratti, ma poi osservandoli più attentamente è possibile individuare nelle opere di tutto: secchi, lavatrici, bottiglie, bulloni, compresi barili di petrolio.

Il lavoro dell’artista brasiliano comprende sia sue originali creazioni che riproduzioni di opere famose, tra le quali alcune di Andy Warhol e l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. L’artista ha esposto in tutto il mondo e la sua personale mostra al MAM di Rio de Janeiro è stata seconda, per numero di visitatori, soltanto a Picasso.

Il suo lavoro è stato oggetto anche di Waste Land, il documentario in cui ha voluto ritrarre la disperazione dei catadores, ovvero i raccoglitori di immondizia che passano intere giornate nella più grande discarica del mondo, la Jardim Gramacho, che si trova proprio nella periferia di Rio de Janeiro.